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Kein Baumhat das Landschaftsbild des Vinschgaus zwischen
Kastelbell und Mals so geprägt wie der Palabirnbaum. Die meist
riesigen, knorrigen und starkwüchsigen Bäume sind einzeln
oder in Gruppen im Hofanger angesiedelt und tragen eine der
gesündesten Früchte, die Palabirne. Die Sommerapothekerbir-
ne wurde wegen ihrer Heilkraft von Ärzten und Apothekern
verschrieben.
Die Palabirne ist eine einmalige und wunderbare Rarität. Sie
zählt zu den ganz besonderen Geschmacksträgern mit gesund-
heitsfördernden Eigenschaften. Heute sind die fast hundertjäh-
rigen Naturdenkmäler vomAussterben bedroht, da sie ihre wirt-
schaftliche Bedeutung verloren haben. Glücklicherweise gibt
es in letzter Zeit einige beispielhafte Initiativen im Vinschgau,
um die gute, alte Palabirne vor dem Vergessen zu bewahren:
Die Palabirne eignet sich wegen ihres intensiven Aromas gut
zum Kochen und Backen. Die getrockneten Früchte werden
unter den Roggenpaarlteig gemischt und so entsteht das
fruchtig-saftige Palabirnbrot. Das Trockenobst galt früher als
Zuckerersatz, als aromatische Krapfenfülle, zum Süßen von
Weihnachtszelten und als Nachspeise. Besondere Raritäten
sind der edle Palabirnschnaps und der Vinschger Palabirnessig.
inge
Die Wiederentdeckung der Palabirne
Nessun altro albero ha caratterizzato maggiormente la Val
Venosta tra Castelbello e Malles come il pero “Palabirne”. La
pianta è alta, nodosa e robusta, ha portamento espansivo, in
genere si trova singola o in gruppi nei prati delle fattorie. La
pera palabirne è uno dei frutti i più salutari perciò anche deno-
minata “la farmacia estiva”; il suo consumo è consigliato da
medici e farmaci. E’ divenuta una rarità, si distingue per il suo
eccellente sapore e le sue qualità particolarmente benefiche
per la salute.
Oggi questi “monumenti naturali” quasi centenari sono mi-
nacciati di estinzione perché hanno perduto la loro importanza
economica. Fortunatamente nella Val Venosta, negli ultimi tempi,
sono nate alcune iniziative esemplari per preservare che la pera
palabirne cada nell’oblio generale. Grazie al suo aroma inten-
so, la palabirne si adatta bene alla cottura e per i dolci cotti al
forno. I frutti essiccati sono mescolati all’impasto di segale per
produrre i caratteristici “paarl” ossia il pane fruttato e succoso
dell’Alta Val Venosta. Nei tempi antichi il frutto essiccato è
stato utilizzato in vari modi: al posto dello zucchero, per farcire
le frittelle, per addolcire il panforte natalizio e anche come un
dessert per il suo piacevole aroma. Altre particolari rarità sono
il distillato della palabirne o l’aceto venostano.
inge
La riscoperta della pera „Palabirne“
© Vinschgau Marketing – Frieder Blickle